Antropologia teologica - II
Programma
La proposta intende approfondire due momenti cruciali della vicenda dell'uomo, nonchè del trattato: la questione della predestinazione, approfondendone il fondamento biblico e al-cuni autori significativi (s. Agostino, J.M. Scheeben, K. Barth); una riflessione teologica sulla sofferenza, il dolore e la morte: tra oblio e urgenza di una parola cristiana per “vivere la morte”.
Indice:
a. In Cristo tutti figli e fratelli. La dottrina della predestinazione, verità dell'antropologia cri-stiana.
b. «Perché cercate tra i morti il Vivente?» (Lc 24,5). Cristo nostra speranza oltre la morte.
Obiettivo
L’antropologia teologica II intende riprendere monograficamente alcuni snodi cruciali della visione cristiana dell’uomo. A partire dall’impianto offerto nel primo ciclo saranno approfondite alcune questioni alla luce del dibattito recente, in modo tale da offrirne un aggiornamento esemplificativo per alcune sezioni della sistematica.
Avvertenze
Il percorso prevede la presentazione frontale dei contenuti, per introdurre criticamente nei percorsi della ricerca teologica contemporanea. Questa base e la bibliografia offerta in classe costituiranno lo sfondo e gli strumenti per opportuni e necessari approfondimenti personali. L’esame verificherà la conoscenza dei contenuti fondamentali dell’antropologia cristiana, l’apprendimento del metodo teologico e dei suoi strumenti di indagine, attraverso la conoscenza critica degli autori.
Bibliografia
Agostino, Le diverse questioni a Simpliciano, in La vera religione (= Opera omnia VI/2), Città Nuova, Roma 1995, 277-289; G. Ceriotti, «Introduzione», in ivi, 265-275; Barth K., La dottrina dell’elezione divina. Dalla Dogmatica ecclesiastica, UTET, Torino 1983; Scheeben M.J., I misteri del cristianesimo, X. Il mistero della predestinazione, Morcelliana, Brescia 1960, 697-735; G. Martelet, Libera risposta ad uno scandalo. La colpa originale, la sofferenza, la morte (= GdT 177), Queriniana, Brescia 1987; K. Rahner, Il morire cristiano (= GdT 341), Queriniana, Brescia 2009; F. Scanziani, «“L’ultimo nemico ad essere sottomesso sarà la morte” (1Cor 15, 26). Appunti per una teologia della morte», La Scuola Cattolica 145/4 (2017) 595-627.