Liturgia - I
Programma
Il corso muove da una messa a punto del capitolo 1 di Sacrosanctum Concilium, inteso come la Magna Charta della riforma liturgica e il luogo magisteriale da cui nascono tutte le domande della ricerca liturgica successiva. Alla luce di questo esito aperto della storia della liturgia e della riflessione sulla liturgia, vengono esplorati i vari segmenti della tradizione liturgica, orientale e occidentale fino al sec. VII; solo occidentale dal sec. VII in poi. La prassi rito-cultuale neotestamentaria e la riflessione sulle categorie religiose d’Israele (sacrificio, altare, tempio, sacerdozio) rilette nel Nuovo Testamento, costituisce una prima grande tappa. La prassi e la riflessione liturgica di epoca patristica (secoli II-VII) è altra tappa di grande significato. Seguono capitoli più snelli ed essenziali, relativi alle varie epoche medievali. Una sosta significativa sull’epoca pre-tridentina/tridentina e post-tridentina per giungere alla stagione del Movimento liturgico in senso ampio (prodromi del Movimento nel Settecento e Ottocento) e in senso stretto (Movimento nel novecento con Beauduin, Casel, Guardini, ecc., fino alla Mediator Dei).
Un’ultima tappa storica è la ripresa dell’eredità del Vaticano II nella sua recezione post-conciliare fino ad oggi.
Conclude il corso un duplice affondo tematico: la nozione di Anno Liturgico e di Liturgia delle Ore o la dimensione liturgica del tempo.
Obiettivo
Il corso si prefigge lo scopo di una prima competenza sui criteri con cui ha operato, dal punto di vista teologico liturgico, la riforma conciliare, verificati alla luce della storia della liturgia. Il metodo storico, applicato alla disciplina liturgica, è dunque integrato da un’esigenza di discernere la natura teologica e pastorale della liturgia in vista del suo compito ecclesiologico.