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Teologia morale fondamentale – II: «Ciò che non si deve mai fare. La questione dell’"intrinsece malum"»

Docenti
  Aristide Fumagalli
Istituto / Ciclo
FTIS - Specializzazione (Licenza)
Anno accademico
2023/2024
Codice
S-23TM02
Anno di corso
Semestre
2
ECTS
3.0
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipologia d'esame / Metodo di valutazione
Prova Orale
SCHEDA PUBBLICATA
Programma

Il corso provvederà anzitutto a chiarire l’oggetto indagato, precisando che la questione dell’intrinsece malum non verte propriamente sull’esistenza o meno di azioni che non devono mai essere compiute: sull’esistenza di azioni sempre cattive non si pongono dubbi. Ciò che fa questione non è «se» esistano azioni intrinsecamente cattive, ma «quali» esse siano e «come» possano essere individuate. La questione, quindi, non riguarda la concreta realtà di talune azioni cattive, ma la categoria di intrinsece malum quale strumento teorico per definirle tali. Tra le azioni concrete che non si devono mai fare e la dottrina dell’intrinsece malum non vi è semplice coincidenza e proprio la loro confusione è alla radice degli equivoci e delle polemiche sulla questione degli atti intrinsecamente cattivi. Una volta definita, la questione dell’intrinsece malum verrà prevedibilmente indagata secondo un quadruplice scansione. Un primo momento, di carattere storico, riguarderà la genesi e l’evoluzione del concetto di intrinsece malum nella tradizione teologico-morale, evidenziando la complessità della questione, le ragioni delle discussioni e le cause degli equivoci. Un secondo momento, attinente all’insegnamento magisteriale, recensirà la ricorrenza dell’intrinsece malum nei documenti ufficiali della Chiesa e presenterà il discernimento del Magistero a riguardo. A seguito dei primi due, il terzo momento, di taglio teorico, fornirà un’interpretazione dell’intrinsece malum che, sulla base di una concezione simbolica dell’azione, metterà in luce, analiticamente, l’intenzionalità, la malignità e la storicità proprie delle azioni intrinsecamente cattive. L’interpretazione fornita nel terzo momento verrà declinata nel quarto e ultimo momento, di carattere applicativo, rispetto a taluni principi morali tradizionali e ad alcune fattispecie dell’agire morale. 

Obiettivo

La dottrina morale della Chiesa, specialmente in ambito bioetico ed etico-sessuale, dichiara talune azioni, quali per esempio l’aborto, l’eutanasia, la contraccezione, gli atti omosessuali, «azioni intrinsecamente cattive». Indagando la dottrina dell’intrinsece malum, il corso intende promuovere un’interpretazione corrispondente alla sua complessità, superando l’opposizione tra chi, semplicemente, la impugna per salvaguardare l’oggettività della morale cristiana contro il pericolo del soggettivismo relativista e chi la contesta per rivendicare la soggettività morale del cristiano contro l’insidia dell’oggettivismo legalista.

Avvertenze

Il metodo di lavoro prevede lo svolgimento del corso da parte del docente attraverso lezioni frontali, che intenderebbero promuovere la partecipazione attiva degli studenti con domande e osservazioni in ordine alle opportune chiarificazioni e agli auspicabili sviluppi della riflessione, e mediante l’indicazione di percorsi tematici e sussidi bibliografici per l’approfondimento personale. L’acquisizione dei contenuti è affidata allo studio personale, che potrà avvalersi della lettura dei testi indicati durante le lezioni. La verifica della competenza appresa durante le lezioni avverrà tramite una prova orale di esame dopo la frequentazione del corso.

Bibliografia

A. Fumagalli, «Indagine sull’intrinsece malum. L’intenzionalità delle azioni intrinsecamente cattive», La Scuola Cattolica 150/3 (2022) 385–414; N. PolgarJ.A. Selling (edd.), The Concept of Intrinsic Evil and Catholic Theological Ethics, Fortress Academic, Lanham - Boulder - New York - London 2019; A. Bonandi, «Fonti della moralità, oggetto dell’atto umano, intrinsece malum», in Id. «Veritatis Splendor». Trent’anni di teologia morale (= Quodlibet 4), Glossa, Milano 1996, 139–164; K. Demmer, «Erwägungen zum intrinsece malum», Gregorianum 68/3-4 (1987) 613–637; S.T. Pinckaers, Ce qu’on ne peut jamais faire. La question des actes intrinsèquement mauvais. Histoire et discussion (= Études d’ethique chrétienne 19), Éditions Universitaires - Cerf, Fribourg -Paris 1986; G. Gatti, «Nuove posizioni sull’"intrinsece malum" nella teologia contemporanea», Salesianum 47 (1985) 207–229.

Programma
  • Descrizione del corso
  • Contenuti del corso
Obiettivo
  • Obiettivi del corso e risultati di apprendimento attesi.
Avvertenze
  • Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste
  • Prerequisiti
  • Calendario o programma del corso (scadenze previste)
  • Criteri disciplinari condivisi (presenza, puntualità, correttezza, ecc.)
  • Metodi e criteri di accertamento del profitto (distribuzione dei parametri di valutazione)
Bibliografia
  • Letture richieste e consigliate.