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Teologia della Liturgia: «Estetica e liturgia: lo Spirito e i sensi del corpo»

Docenti
  Paolo Tomatis
Istituto / Ciclo
FTIS - Specializzazione (Licenza)
Anno accademico
2023/2024
Codice
S-23LIT01
Anno di corso
Semestre
2
ECTS
3.0
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipologia d'esame / Metodo di valutazione
Prova Orale
SCHEDA PUBBLICATA
Programma

L'approfondimento biblico e l'indagine storica costituiranno le premesse per un ripensamento della tradizionale dottrina dei sensi spirituali, tale da integrare la dimensione liturgica nell’esperienza e nella sapienza della fede. L’apporto decisivo del movimento liturgico (Casel, Festugière, Guardini) e della teologia del ‘900 (von Balthasar) consentirà di raccogliere gli elementi essenziali per una teoria dell’estetica liturgica improntata ad una coppia di categorie tra loro intrecciate: l’implicazione e l’eccedenza. La rilettura dell’esperienza liturgica in prospettiva estetica consentirà di rileggere l’implicazione come integrazione della sensibilità nella scena rituale, e l’eccedenza come tensione dei codici alla trasfigurazione. Nel triplice livello dell’ordo sintattico, del sensus semantico e dell’actio pragmatica, l’assunzione del paradigma estetico consentirà di ripensare le principali dimensioni della teologia sacramentaria (il dono della Grazia, l’attuazione della fede, la forma del sacramento, l’efficacia sacramentale) in un orizzonte fenomenologico, tale da scongiurare ogni deriva spiritualista dell’esperienza della fede.

Obiettivo

Il corso si propone di approfondire il senso teologico della liturgia nella prospettiva estetica dei sensi del corpo. Troppo presto e troppo spesso esclusi dal pensiero della fede, essi si prendono la loro rivincita nella pratica liturgica che, nelle diverse epoche della storia, seppure con modalità diverse, ha sempre custodito la coscienza della dimensione sensibile dell’esperienza sacramentale. Sullo sfondo di un rinnovato interesse portato dal pensiero e dalla cultura diffusa alla dimensione estetica della vita, si guarderà alla liturgia come possibile luogo simbolico e sintetico nel quale lo Spirito “accende di luce” i sensi.

Avvertenze

Attraverso lezioni frontali, con l’aiuto di un dossier di testi, si cercherà di articolare il dato liturgico con quello teologico e antropologico, nella consapevolezza di un triplice lavoro da compiere. Dal punto di vista antropologico, la plausibilità di una teologia sacramentale e liturgica in chiave estetica suppone l’acquisizione di una antropologia unitaria, capace di oltrepassare la tradizionale subordinazione delle facoltà senza ignorarne le tensioni. Dal punto di vista liturgico, si tratta di acquisire una adeguata epistemologia del rito cristiano, capace di passare dalla logica della rappresentazione alla logica della relazione. Dal punto di vista teologico, infine, la declinazione liturgica di una teologia estetica suppone l’approfondimento di carattere fondamentale sulla dimensione sensibile della Rivelazione e della fede.

Bibliografia

P. Tomatis, Accende lumen sensibus. La liturgia e i sensi del corpo, CLV – Edizioni Liturgiche, Roma 2010; R. Guardini, «La funzione della sensibilità nella conoscenza religiosa», in Idem, Scritti filosofici, vol. II, Fabbri, Milano 1964, 135-190; P. Sequeri, Il sensibile e l’inatteso. Lezioni di estetica teologica, Queriniana, Brescia 2016; A. Montanari (ed.), I sensi spirituali. Tra corpo e Spirito, Glossa, Milano 2012.

Programma
  • Descrizione del corso
  • Contenuti del corso
Obiettivo
  • Obiettivi del corso e risultati di apprendimento attesi.
Avvertenze
  • Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste
  • Prerequisiti
  • Calendario o programma del corso (scadenze previste)
  • Criteri disciplinari condivisi (presenza, puntualità, correttezza, ecc.)
  • Metodi e criteri di accertamento del profitto (distribuzione dei parametri di valutazione)
Bibliografia
  • Letture richieste e consigliate.