La sezione introduttiva del corso seminariale è deputata alla presa in carico delle istanze fondamentali che animano Pacem in terris. Precisamente, si tratta di reperire le categorie irrinunciabili che costituiscono i “pilastri” della pace: verità, giustizia, amore e libertà. Da qui si snoda il percorso di ricerca, istruito dall’avvertenza a riconoscere, nel susseguirsi delle temperie civili, il nesso ineludibile tra questioni storiche e questioni teoriche. Il rilevamento di tale intreccio conduce alla registrazione di interrogativi capitali che non possono essere ignorati dal sapere teologico-morale: quale pace? Quale tipo di difesa? Quali modalità di opposizione nei confronti dei nemici della pace? Che cosa significa educare alla pace? La tessitura di un’etica teologica della pace esige di misurarsi con l’epoca: sotto questo profilo, dovrebbero apparire nitidi alcuni punti cruciali che oggi richiedono, in via preliminare, di essere affrontati:1) Il tema della difesa, in particolare, la legittimità della resistenza attiva armata; 2) Il principio della deterrenza nucleare; 3) Il ruolo delle Organizzazioni internazionali e la riforma dell’ONU. È nel quadro tracciato dal contesto civile e dai sommovimenti culturali che deve essere collocato l’impegno specifico sul versante della determinazione del concetto teologico di pace. Circa questo inaggirabile compito va ribadito come il concetto di pace, forgiato a partire da una fondazione evangelica del discorso etico, rimandi alla necessità della permanente valutazione critico-profetica nei confronti di meccanismi strutturali ingiusti, in ambito politico, economico e finanziario, che ostacolano la convivenza pacifica dei popoli.

Pace, giustizia, sviluppo dei popoli e bene comune sono da sempre al centro degli interessi del magistero sociale della Chiesa. A procedere dalle sollecitazioni offerte dall’enciclica Pacem in terris, di cui quest’anno ricorre il 60º anniversario, e sullo sfondo dell’attuale congiuntura storica, il seminario intende allestire una rassegna critica degli sviluppi di pensiero in ambito magisteriale e teologico-morale intorno a tali temi. L’obiettivo è di enucleare le questioni teoriche nodali che ancora richiedono un incremento di elaborazione.

Il Seminario prenderà avvio con alcune lezioni introduttive dedicate all’inquadratura della tematica e all’individuazione delle relative articolazioni. Verranno poi illustrati i criteri metodologici per l’impostazione del lavoro di ricerca degli studenti. A ciascun partecipante sarà richiesta la presentazione di un’opera scelta secondo le indicazioni bibliografiche suggerite, seguita dalla discussione comune. Il Seminario si concluderà con una riformulazione sintetica da parte del docente delle questioni teoriche emerse dalle esposizioni degli studenti, i quali provvederanno a raccogliere in un elaborato scritto i risultati attinenti all’argomento da loro trattato.

Giovanni XXIII, Lettera enciclica Pacem in terris, 11.4.1963: AAS 55 (1963), 257-304; T. Dell’Olio, Fraternità, il nuovo nome della pace, «Studi Ecumenici» 39 (2021) 103-109; R. Lanfranchi, Proporre e promuovere una pedagogia della pace, «Rivista di Scienze dell’Educazione» 51 (2013) 6-11; G. Lorizio, Beati gli operatori di pace (Mt 5,9). Il contributo della Teologia alle Scienze della Pace, «Rassegna di Teologia» 61 (2020) 305-318; E. Mounier, I cristiani e la pace, Ecumenica Editrice, Bari 1978; M. Prodi, Costruire un mondo di popoli in pace, giustizia e fraternità (cf. EG 221). Il nuovo ordine globale alla luce del magistero di papa Francesco, «RTE. Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione» 43 (2018) 171-198.