Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2023/2024Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-23TM03
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Corso Integrato
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Teologia morale fondamentale - III
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Docenti
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Martino Matteo
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Anno di corso
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S
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Semestre
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2°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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OBBLIGATORIO
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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La temperie culturale corrente ha sancito ormai da tempo la separazione della morale dalla religione, decretando l’irrilevanza del religioso e consegnando la morale al punto di vista insindacabile del sentire dell’individuo autocentrato. E tuttavia l’osservazione fenomenologica della struttura originaria dell’esperienza pratica attesta in maniera inequivocabile il legame tra agire morale e azione rituale. Come dire e pensare oggi la radicale qualità religiosa dell’esperienza morale? L’interrogativo è istruito attraverso la ricostruzione del recente dibattito teologico intorno a morale e liturgia: il ritorno della liturgia nel XX secolo; il movimento liturgico, la riforma liturgica, il Concilio Vaticano II; la lievitazione del tema del rito in teologia e infine una rassegna di voci sul nodo teologia morale e culto nella stagione postconciliare (Bernhard Häring, Louis-Marie Chauvet, Jean-Yves Lacoste, Giannino Piana, Giuseppe Angelini, Giorgio Bonaccorso). Sullo sfondo di tale rassegna critica vengono segnalate le questioni teoriche ancora aperte. Da ultimo, un abbozzo di ripresa sintetica mira a raccogliere gli elementi cardine che consentono l’illustrazione del nesso tra accadimento di Dio e configurazione dell’umano. Si impone il ripensamento dell’antropologia alla luce del rapporto tra momento cultuale e momento morale dell’agire. Il chiarimento del plesso esperienza liturgica ed esperienza morale ci consegna un’evidenza: non c’è l’umano senza il rito, non si dà il morale senza il religioso. |
Obiettivo
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Esplorare il rapporto tra pratica morale e pratica cultuale al fine di illustrare la qualità radicalmente religiosa dell’esperienza morale è l’intento che guida la proposta del corso. Punto di approdo è l’individuazione delle categorie concettuali di base per l’allestimento di una teoria dell’umano che renda ragione dell’originaria mediazione pratica e storica della coscienza, e quindi del suo radicale destino morale e insieme religioso. |
Avvertenze
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Lo svolgimento del corso prevede lezioni frontali e la possibilità di interventi seminariali, guidati dal docente. Verranno illustrati i criteri metodologici per l’impostazione del lavoro di ricerca degli studenti. Per propiziare l’acquisizione dei contenuti e l’approfondimento personale saranno indicati percorsi tematici e sussidi bibliografici. |
Bibliografia
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G. Angelini, Il tempo e il rito alla luce delle Scritture, Cittadella, Assisi 2006; G. Bonaccorso, La liturgia e la fede. La teologia e l’antropologia del rito, EMP, Padova 2010; L.-M. Chauvet, Simbolo e sacramento. Una rilettura sacramentale dell’esistenza cristiana, LDC, Torino 1990; R. Guardini, Lo spirito della liturgia (1918), Morcelliana, Brescia 202212; G. Piana, In novità di vita. IV – Morale della religiosità, Cittadella, Assisi 2016; F.G. Trolese (ed.), La liturgia nel XX secolo: un bilancio, EMP, Padova 2006. |