Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleScheda dell'insegnamento |
Codice del Corso
| S-23TB05 |
Corso Integrato
| Teologia biblica N.T. - II |
Docenti
| Doglio Claudio |
Anno di corso
| S |
Semestre
| 2° |
ECTS
| 3 |
Ore
| 24 |
Lingua in cui viene erogato il corso
| Italiano |
Modalità di erogazione del corso
| Convenzionale |
Tipologia di insegnamento
| OBBLIGATORIO |
Tipo Esame
| Prova Orale |
Metodo di Insegnamento
| Didattica formale/lezioni frontali |
Roma non è mai nominata nell’Apocalisse e nessun elemento della sua struttura imperiale: eppure è prassi comune per molti commentatori riconoscere in diversi passi del testo giovanneo riferimenti a imperatori romani (soprattutto Nerone e Domiziano) e a fatti storici (quali la persecuzione anti-cristiana e gli obblighi del culto imperiale), fino a identificare Babilonia la prostituta con la capitale stessa dell’impero. Il corso vuole passare in rassegna simili approcci esegetici, per verificare come molte di queste interpretazioni non abbiano consistenza; mentre intende evidenziare la difficile situazione delle comunità cristiane, alle prese con la tentazione idolatrica del sincretismo, determinata da un pericoloso collegamento fra struttura imperiale e benessere materiale, che porta allo stile di vita molle e decadente, tipico del consumismo romano. Se la setta cristiana dei “nicolaiti” opta per il compromesso finalizzato al benessere, Giovanni combatte decisamente nel nome di Cristo tale mentalità, rimprovera le comunità tiepide e arrendevoli, elogia quelle fedeli e decise; tutte esorta alla costanza e alla coerenza. Per raggiungere il suo obiettivo l’arte retorica dell’autore persegue una triplice strategia: la demolizione dell’avversario, la costruzione di un universo alternativo e la proposta di un imperativo morale e sapienziale. Sul fronte interno Giovanni si impegna a demolire l’onorabilità degli avversari, accusandoli di essere coinvolti in un atteggiamento di porneia; mentre sul fronte esterno presenta la mentalità imperiale con immagini grottesche e disumanizzanti. Per ottenere l’obiettivo di incoraggiamento e di rafforzamento della fede, l’Apocalisse si propone come celebrazione della Pasqua di Gesù Cristo e annuncio della risurrezione avvenuta, evento centrale della storia di salvezza, che determina il passaggio dalla maledizione del peccato alla benedizione della vita con Dio.
L’intento del corso è abilitare lo studente ad affrontare l’esegesi di un complesso scritto apocalittico, mostrando come attraverso una lettura attenta del testo, che valorizzi il substrato anticotestamentario e i riferimenti intertestuali, si possa ottenere una soddisfacente interpretazione teologica dei simboli presentati, riconoscendo pure allusioni alla concreta situazione socio-politica di fine I secolo.
L’esame della questione sarà condotto soprattutto con l’esegesi letteraria dei testi dell’Apocalisse, in cui è possibile riconoscere riferimenti alla situazione socio-politica delle comunità giovannee nei confronti di Roma, per determinarne una coerente e fondata rilettura teologica. La verifica di apprendimento e competenze consiste in un colloquio col docente, basato su una ricerca specifica, condotta personalmente dallo studente.
S.J. Friesen, Imperial Cults and the Apocalypse of John: Reading Revelation in the Ruins, Oxford University Press, Oxford 2001; E. Corsini, Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni, SEI, Torino 2002; G. Biguzzi, Apocalisse (I libri biblici, NT, 20), Paoline, Milano 2005; C. Doglio, Apocalisse. Introduzione, traduzione e commento (Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, 56), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012; U. Vanni, Apocalisse di Giovanni (Commenti e studi biblici), Cittadella, Assisi 2018