Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2023/2024

Schede ECTS

 
FTIS - Specializzazione
II Licenza  
 
Teologia patristica – I: «Giustino, Ireneo e Clemente Alessandrino: una religiosità ambigua»
Codice del Corso
S-23TPA01
Corso Integrato
Teologia patristica - I
Docenti
Banna Pierluigi Francesco Maria
Anno di corso
S
Semestre
ECTS
3
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipo Esame
Prova Orale
Metodo di Insegnamento
Didattica formale/lezioni frontali
Programma

Il corso prevede una triplice scansione. Una prima parte introduttiva esaminerà l’uso dei termini religio/ εὐσέβεια/ θεοσέβεια all’interno di alcuni scritti dei primi secoli. Si esaminerà la risignifcazione in chiave cristiana di termini provenienti dalla cultura greco-latina. L’esame riguarderà sia alcune fonti non cristiane (Plutarco, Cicerone) sia fonti propriamente cristiane, soprattutto l’A Diogneto, Tertulliano e Lattanzio. 

Nella seconda parte, più ampia, si prenderanno in esame i testi di Giustino, Clemente Alessandrino e Ireneo per esaminare la questione riguardante i semina Verbi, la considerazione di filosofia come alleanza, e la successione delle alleanza. Da ultimo, si procederà anche ad una valutazione del concetto di praeparatio evangelica. Tali argomenti verranno inquadrati alla luce della teologia di ogni singolo autore e del contesto culturale di riferimento. In particolare, si illuminerà il tentativo di rendere onore alla pretesa universale dell’unicum cristiano secondo le sfumature di pensiero e di stile proprie ad ogni scritto. 

Nella terza e ultima parte, alla luce dell’analisi testuale, verranno proposte alcune linee sintetiche di teologia patristica, in rapporto a ciò che negli ultimi decenni è stato definito come campo di indagine proprio della “Teologia delle Religioni”. Sarà possibile identificare una criteriologia di massima, attinta variamente dalla postura teologica dei Padri della Chiesa, con cui un cristiano annuncia e, nello stesso tempo, verifica la propria fede nel dialogo con il non cristiano.

Obiettivo

Il corso si propone di introdurre alla comprensione di alcuni temi (semina Verbi, praeparatio evangelica, successione delle alleanze) dell’apologetica di II e III secolo quali strategie di annuncio nella non facile intersezione del cristianesimo tra filosofia e culti tradizionali. Alcune nozioni di matrice patristica, ormai canonizzate dalla teologia contemporanea, verranno inquadrate nel loro contesto storico-filosofico in modo da intendere il significato proprio della categoria di religiosità, a seconda degli autori presi di volta in volta in considerazione.

Avvertenze

Il corso si svolgerà attraverso lezioni frontali che richiedono un coinvolgimento attivo dei partecipanti nel corso della lezione, soprattutto nel secondo momento che richiede l’analisi dei testi in traduzione, senza tralasciare consistenti rimandi alla lingua originale. 

L’esame si svolgerà in forma orale. Il docente, dopo aver richiesto una breve esposizione di uno dei testi analizzati in classe, porrà due domande di approfondimento rispettivamente sulla prima e sulla terza parte dell’esame.

Bibliografia

P. Banna, L’ambigua religiosità dei primi cristiani. Una rilettura critica della Teologia delle Religioni alla luce delle fonti cristiane dei primi secoli, Vita e Pensiero, Milano 2021; C. Burini (ed.), Gli apologeti greci, Città Nuova, Roma 1986; A. Cosentino (ed.), Ireneo di Lione. Contro le eresie, voll. 1-2, Città Nuova, Roma 2008-2009; C. Moreschini, Storia del pensiero cristiano tardo-antico, Bompiani, Milano 2013; G. Pini (ed.), Clemente Alessandrino. Gli stromati. Note di vera filosofia, Paoline, Milano 2006; C. Saldanha, Divine Pedagogy. A Patristic View of Non-Christian Religions, LAS, Roma 1984.