Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2022/2023

Schede ECTS

 
FTIS - Istituzionale
I Baccalaureato  
 
Teologia biblica
Codice del Corso
I-BIB12
Corso Integrato
Teologia biblica
Docenti
Crimella Matteo
Anno di corso
Semestre
ECTS
3
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipo Esame
Prova Orale
Metodo di Insegnamento
Didattica formale/lezioni frontali
Programma

Il corso avrà anzitutto una duplice introduzione: nella prima si offrirà un quadro dell’analisi narrativa (metodo col quale poi saranno studiate le pericopi); nella seconda introduzione si approfondirà la sýnkrisis greca, facendo riferimento in particolare all’opera di Elio Teone, Progymnasmata. Si analizzeranno poi le sette pericopi lucane dove compare la figura del «triangolo drammatico». Al termine si tireranno alcune conseguenze teologiche sulla poetica lucana.

Obiettivo

. Scopo del corso è familiarizzarsi con la narrativa lucana che mette in scena la figura del triangolo drammatico. Il corso prende le mosse da un’osservazione a proposito di una singolare peculiarità di Luca: l’evangelista ama rappresentare gli incontri di Gesù con persone che, invece di essere sole, sono in coppia: il fariseo Simone e la donna peccatrice (7,36-50), Marta e Maria (10,38-42), i due ladroni in croce (23,39-43). Luca dà forma ad accostamenti rapidi e vivaci, con esiti differenti e imprevedibili. Osservando poi le parabole del terzo Vangelo si nota che anche là appare un meccanismo molto simile: il sacerdote, il levita e il Samaritano incontrano un ferito (10,30-35), il padre è in relazione col figlio prodigo e col figlio maggiore (15,11-32), Abramo è in contatto col povero Lazzaro e in dialogo con il ricco (16,19-31), Dio è invocato nel tempio dal fariseo e dal pubblicano (18,9-14). Le pericopi citate appartengono tutte al patrimonio particolare del terzo Vangelo. Il dato pone una serie di interrogativi: perché l’evangelista Luca ama rappresentazioni in cui due personaggi distinti sono accostati e in relazione con un terzo? In che modo l’evangelista dà forma a episodi dove due protagonisti sono caratterizzati in maniera ben differente al punto da essere addirittura in contrasto? Perché il terzo personaggio spesso fa da “arbitro” e sentenzia sul comportamento degli altri due? Perché Luca utilizza con guizzo geniale e singolare pregnanza quell’artifizio che la retorica antica ha classificato con il nome di sýnkrisis o comparatio, sviluppandola in maniera del tutto originale?

Avvertenze

Il corso prevede una serie di lezioni frontali del docente.

Bibliografia

J.-N. Aletti, L’arte di raccontare Gesù Cristo. La scrittura narrativa del vangelo di Luca (Biblioteca biblica 7), Queriniana, Brescia 1991. C. Broccardo, La fede emarginata. Analisi narrativa di Lc 4-9 (Studi e ricerche. Sezione biblica), Cittadella, Assisi 2006. M. Crimella, Marta, Marta! Quattro esempi di «triangolo drammatico» nel «grande viaggio» di Luca (Studi e ricerche. Sezione biblica), Cittadella, Assisi 2009. V. Fusco, Narrazione e dialogo nella parabola detta del figliol prodigo (Lc 15,11-32), in Id., Da Paolo a Luca. Studi su Luca-Atti. Volume secondo (Studi biblici 139), Paideia, Brescia 2003, 421-462. J.J. Kilgallen, Luke 15 and 16: A Connection, «Biblica» 78 (1997) 369-376. G. Sellin, Lukas als Gleichniserzähler: die Erzählung vom barmherzigen Samariter (Lk 10.25-37), «Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft und die Kunde der älteren Kirche» 65 (1974) 166-189; 66 (1975) 19-60. R. Vignolo, Alla scuola dei ladroni (Lc 23,33-49), in G. De Virgilio – P.L. Ferrari (a cura di), «Lingue, come di fuoco» (At 2,3). Studi lucani in onore di Mons. Carlo Ghidelli (La cultura 128), Studium, Roma 2010, 247-268.