Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2022/2023Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-22TB06
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Corso Integrato
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Bibbia e cultura
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Docenti
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Stefani Piero
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Anno di corso
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S
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Semestre
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2°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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Non definito
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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Il corso procederà per spunti riflessivi, suffragati da una documentazione sintetica, senza addentrarsi in una trattazione analitica dei singoli passaggi. Il suo andamento, per così dire, sarà di tipo sostanzialmente saggistico. Il punto di partenza sarà costituito dal confronto con l’idea del giudizio finale così come attestata in vari luoghi biblici. Si passeranno in rassegna soprattutto i testi che più hanno influito sulle successive visioni iconografiche. Una seconda sessione sarà dedicata alle fonti e al messaggio contenuto nel Dies irae, riferimento decisivo per l’immaginario iconografico, letterario e musicale occidentale. La terza parte sarà dedicata al passaggio dall’iconografia medievale a quella della prima età moderna individuando i grandi mutamenti avvenuti non e non tanto sul piano artistico quanto su quello interpretativo. Ci si soffermerà sui seguenti esempi: battistero di Firenze; protiro della cattedrale di Ferrara, Giotto nella Cappella degli Scrovegni, Luca Signorelli nella cattedrale di Orvieto, Apocalypsis cum figuris di Dürer, Michelangelo nella Cappella Sistina. La parte letteraria non relativa alle fonti si spingerà in epoche a noi relativamente più prossime focalizzandosi su alcuni sonetti sacri di John Donne, su qualche sonetto biblico di Gioacchino Belli, per approdare al mondo russo attraverso alcuni passi dei Demoni di Dostoewskij e del Racconto dell’Anticristo di Soloviev. La voluta eterogeneità dell’esplorazione va interpretata anch’esso alla luce del “senso della fine”. |
Obiettivo
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L’obiettivo è di riflettere sul ruolo attribuito al giudizio nel passaggio dalla storia alla realtà eterna e metastorica. Si tratta di un nodo biblico-teologico predominante per millenni nella recezione rituale, iconografica e letteraria. Oggi il tema appare però difficile da riproporre secondo le consuete chiavi interpretative elaborate dalla cultura occidentale. La rivisitazione di alcune immagini legate alla fine del tempo, al Giudizio e alla resurrezione dei morti si presenta quindi come una prospettiva interpretativa qualificante in un tempo in cui il senso della fine stenta a misurarsi con l’idea di un «oltre». |
Avvertenze
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Il corso, dopo un inquadramento generale attraverso alcune lezioni prevalentemente “frontali” - lezioni sempre, comunque, aperte al dialogo - prevede una modalità di sviluppo incentrata, in maniera consistente, sul commento, il più possibile dialogico, alle immagini e ai testi proposti. In questa luce si comprende perché il buon esito del corso sia affidato, in gran parte, all’intervento attivo e all’apporto personale a opera degli iscritti. Il modello di verifica è costituito da un esame orale o, a scelta, da un breve elaborato scritto da assumersi come base per una successiva discussione orale. |
Bibliografia
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Bibliografia: G. G. Belli, La Bibbia del Belli, Adelphi, Milano 1974 6; Dispense a cura del docente; J. Donne, Poesie sacre e profane, Feltrinelli, Milano 2020; V. Soloviev, I tre dialoghi. il racconto dell’Anticristo, EDB, Bologna 2021; P. Stefani, Dies irae. Immagini della fine. il Mulino, Bologna 2001; P. Stefani, «La fine dei tempi» in L’esodo della Parola. La Bibbia nella cultura dell’Occidente, EDB, Bologna 2014, pp. 313-347. |