Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2022/2023

Schede ECTS

 
FTIS - Specializzazione
II Licenza  
 
Teologia sistematica - I: «Il nome (proprio) di Dio. La rivelazione divina contro l'alienazione idolatrica, il dibattito teologico contemporaneo su fede, nichilismo, morale»
Codice del Corso
S-22TS01
Corso Integrato
Teologia sistematica - I
Docenti
Ubbiali Sergio
Anno di corso
S
Semestre
Annuale
ECTS
6
Ore
48
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
Non definito
Tipo Esame
Prova Orale
Metodo di Insegnamento
Didattica formale/lezioni frontali
Programma

A ragione, «Io sono colui che sono». La gratuita «iniziativa» storico temporale divina, leggibile nell’esclusiva «condotta di Cristo», comprova o giustifica alla creatura umana «l’assoluto amore divino» (v’istituisce l’originaria «essenza divina» nel tangibile profilo trinitario). Ora l’autonomo supremo intervento (auto-)rivelativo divino, mentre presenta alla creatura umana Chi sia in ultima analisi il Dio divino, non vi mortifica per qualche volontaria o involontaria causa l’uomo. Viceversa l’intervento (auto-)manifestativo divino muove la creatura verso l’unica prospettiva autentica per il genuino compimento umano nella multiforme sfera vitale (con questo, la stessa «religione [pertanto le «religioni»] come pure l’effettivo gesto «morale»). La chiamata convocatrice al Nome, quello «proprio» per la sovrana liberante Signoria divina, non ana, meglio ancora non «assorbe», la personale rispo­sta umana circa se stessi possibile in base al solo (salvifico) appello divino.

La sensibile risposta umana (ove l’uomo come tale vi emerge «in pratica» presente) «costituisce» l’insuperabile «luogo» rivelativo, avente per sorgente ultima il benefico, pur sempre assoluto, comportamento divino. Cosa simile asser­to permetta o suggerisca alla capace riflessione teologica, pronta a non favorirvi generiche visioni astratte intorno alle singole storie umane ovvero alle irrepetibili scelte personali, interpella a livello omnicomprensivo le proposte teologiche in corso. Le recenti innovatrici persuasioni teoretiche, rintracciabili sia nel puntuale scavo biblico sia nella non ripetitiva analisi filosofica, convincono la comprensione teologica a elaborarvi felici verifiche sul nuovo programma esplorativo necessario se essa inclina a chiarificarvi in base a quali motivi o prove «il nome proprio di Dio» garantisca o sostenga, nella sola forma accettabile, il nome proprio a ciascuna finita mortale creatura umana.

Obiettivo

L’impresa teologica ricopre irreprensibile valore scientifico se osserva in forma appropriata il costitutivo movente ultimo ossia quanto l’occasione storica, avente per protagonista Cristo, mette alla luce entro la cospicua prassi universale. Il ragionamento nella legittima chiave critica assume l’autorevole tratto teologico ove onora con efficacia il rimarchevole profilo veritativo ascrivibile alla «vicenda temporale di Cristo». Non la progressiva «ricerca» possibile tramite gli importanti strumenti pratico concettuali umani ma la reale opera (auto-)svelatrice divina rappresenta il criterio ultimo o la misura risolutrice per il retto svolgimento interpretativo attinente «l’intima qualità divina del Dio vivente». L’ovvia cesura investigativa rispetto agli schemi reperibili nella sistematica moderna non ne trascura comunque l’interesse primario ossia il pensiero teologico non rinuncia alla questione relativa al «soggetto», ne riformula con la giusta ottica esplicativa il problema. 

Avvertenze

Il corso contempla in via normale regolari interventi frontali. La prova conclusiva contempla l’esame nella forma orale.

Bibliografia

J.-L. Marion, Da altrove, la rivelazione. Contributo a una storia critica e a un concetto fenomenico di rivelazione, Inschibboleth, Roma 2022. Inoltre P. Beauchamp, L’uno e l’altro testamento, 1. Saggio di lettura, Paideia, Brescia 1985; 2. Compiere le Scritture, Glossa, Milano 2011; A. Lacocque – P. Ricoeur, Come pensa la Bibbia. Studi esegetici ed ermeneutici, Paideia, Brescia 2002. Come pure S. Ubbiali, Il sacramento cristiano. Sul simbolo rituale, Assisi, Cittadella 20132 (2008); Id., «Pondus meum amor meus; eo feror, quocumque feror». All’origine d’un (ogni) soggetto, in S. Petrosino – Id., Il peso che porta in alto. Agostino e la confessione del soggetto, Cittadella, Assisi 2017, 45-116; Id., Pensare la storia a partire dalla fine. La rinascita della questione escatologica nel dibattito teologico contemporaneo, in M. Epis (ed.), Delle cose ultime. La grazia del presente e il compimento del tempo, Glossa, Milano 2020, 25-48.