Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2021/2022

Schede ECTS

 
FTIS - Specializzazione
II Licenza  
 
Teologia morale fondamentale - I: «Natura e cultura. Dibattito teologico e questioni teoriche»
Codice del Corso
S-21TM01
Corso Integrato
Teologia morale fondamentale - I
Docenti
Chiodi Maurizio
Anno di corso
S
Semestre
ECTS
3
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
Non definito
Tipo Esame
Prova Orale
Metodo di Insegnamento
Didattica formale/lezioni frontali
Programma

Affrontando la questione del nesso tra natura e cultura, il corso intende mettere anzitutto in luce un duplice difetto, all’apparenza opposto, ma in realtà fondato sulla medesima precomprensione. Da una parte, potremmo collocare l’idea di una “natura senza cultura”, con i correlativi rischi dell’intellettualismo e del naturalismo. In tale prospettiva, difesa tipicamente dalla seconda scolastica e dal neotomismo, la natura è la “base” o il “fondamento” soggiacente alle varianti culturali, che dunque appaiono una sorta di accidente o di “aggiornamento” rispetto all’universalità, immutabilità e assolutezza di una natura (umana), ridotta in modo sostanzialista. Dall’altra parte, in contrappunto, sta l’idea, sostenuta soprattutto dai filosofi empiristi e utilitaristi, oltre che da molti antropologi, di una “cultura senza natura”, secondo la quale il concetto di natura sarebbe un costrutto razionalista o un elaborato tipico della cultura occidentale. In tale prospettiva, lo specifico dell’umano sarebbero proprio le culture e dunque la loro irriducibile diversità. Andando al di là di questa alternativa, saranno presi in considerazione alcuni modelli teorici, filosofici e teologici, che hanno tentato di mediare la separazione o l’opposizione, senza però giungere a una comprensione del nesso circolare tra natura e cultura o, meglio, tra l’istanza di un antropologico universale, a tutti comune, e la pluralità delle culture particolari, soltanto apparentemente opposte a una comprensione dell’antropologico universale. In sede conclusiva, si proporrà una teoria della coscienza morale e credente, nella cui mediazione è possibile mostrare la costitutiva correlazione non solo tra l’universale e il particolare del singolare, ma anche tra l’antropologico universale concreto e il teologico-cristiano.  

Obiettivo

Il corso, annuale, viene proposto nell’ambito della specializzazione in teologia morale fondamentale e si prefigge di riflettere sul nesso tra le categorie di natura e cultura, nella tradizione teologica, per mostrarne – sotto il profilo teorico – il nesso costitutivo con la coscienza. Attraverso lo studio degli sviluppi storici, il corso intende propiziare il ritorno alla Scrittura come origine della riflessione teologico-morale. 

Avvertenze

Il corso si svolgerà secondo la forma classica delle lezioni cattedratiche, che dovranno favorire al massimo coinvolgimento, interesse e partecipazione degli studenti. Sulle singole questioni, si offrirà un’ampia rassegna bibliografica, nazionale e internazionale, per approfondire gli argomenti o le posizioni degli autori maggiormente stimolanti tanto per la ricerca teologica quanto per l’interesse personale degli studenti.

Bibliografia

D. Albarello, «La grazia suppone la cultura» Fede cristiana come agire nella storia, Queriniana, Brescia 2018; C. Geertz, Antropologia interpretativa, Il Mulino, Bologna 1988 (orig. Local Knowledge. Further Essays in Interpretative Anthropology, Basic Books, New York 1983); G. Quaranta, La cultura pieno sviluppo dell’umano. Il concetto e la funzione della cultura nel pensiero di Bernhard Häring, Editiones Academiae Alfonsianae, Roma 2015; F. Jullien, L’identità culturale non esiste, Einaudi, Torni 2018 (orig. Il n’y a pas d’identité culturelle, L’Herne, Paris 2016); P. Ricœur, Ermeneutica delle migrazioni, Mimesis, Milano – Udine 2013; Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae