Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2021/2022Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-21TF02
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Corso Integrato
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Teologia fondamentale - II
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Docenti
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Albarello Duilio
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Anno di corso
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S
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Semestre
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2°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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Non definito
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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Il momento introduttivo intende istruire la problematica tramite il confronto con la prospettiva di una «dischiusura» del cristianesimo, proposta da Jean-Luc Nancy. Tale confronto sarà istituito a partire dalla focalizzazione di tre questioni di fondo: l’interpretazione del processo avviato dalla secolarizzazione; la rilettura della fede cristiana nel contesto secolare; l’elaborazione di un nuovo paradigma di spiritualità al confine tra immanenza e trascendenza. Senza omettere al riguardo una valutazione critica, si tratta di far emergere quali consegne si possono cogliere per il lavoro della teologia, dunque anche per la testimonianza ecclesiale nel suo complesso. Nella prima parte del corso, lavoreremo sulla categoria di «diaspora» applicata alla condizione del Cattolicesimo contemporaneo europeo, come cifra emblematica del superamento del regime di cristianità. Il tema esige di misurarsi con l’attuale dinamica di «esculturazione» e di «re-inculturazione» della fede cristiana. In un primo momento si vedrà come Karl Rahner affronta la problematica distinguendo tra un «cristianesimo di riproduzione» e un «cristianesimo di elezione», per riflettere sui criteri della evangelizzazione a partire dalla prospettiva della dispersione in un tessuto culturale e sociale secolarizzato, dove nondimeno l’appello di Dio e la grazia di Cristo sono riconosciuti dai fedeli come già in opera. In un secondo momento, si ricostruirà la ripresa originale che 201 Johann Baptist Metz attua della riflessione rahneriana sulla diaspora cattolica, quando elabora la visione di una Chiesa culturalmente policentrica, che considera l’autorità dei sofferenti come criterio ineludibile per ogni dialogo culturale e religioso, mettendosi a servizio del passaggio da una globalizzazione omologante ad una più promettente mondializzazione. In un terzo momento, si attiverà un confronto con la proposta di Christoph Theobald, che nella sua ricerca più recente indica la via di un «pragmatismo illuminato» come strada da percorrere per affrontare la crisi di spiazzamento, che ha colpito in particolare il Cattolicesimo nella sua confrontazione con la pluralità culturale tipica della tarda modernità. Infine, formuleremo alcune considerazioni sintetiche sull’esigenza di inquadrare il movimento della dispersione culturale implicata nella dinamica della diaspora dentro l’orizzonte di una ricerca condivisa di quella «amicizia sociale», che permette alla evangelizzazione di innestarsi sulla cura per l’umanizzazione personale e collettiva. La seconda parte del corso evidenzierà che una teologia delle culture, specialmente nella nostra epoca, non può esimersi dal cimentarsi con il compito di tematizzare e delucidare il significato e i criteri del dialogo tra il cristianesimo e le altre tradizioni religiose, in cui il messaggio di autentica umanizzazione implicato nella verità cristologica di Dio e dell’uomo conosce una declinazione insieme difficile e urgente. La pluralità delle religioni non va considerata subito e solo come una minaccia, ma anche e primariamente come un’opportunità teologica da cogliere con intelligenza e con creatività, per mostrare che le differenze non debbono per forza diventare divergenze, ma possono fecondarsi a vicenda dentro una «fraternità eccedente», cui la fede cristiana è chiamata a mettersi a servizio in maniera disinteressata e generosa a favore di tutti. |
Obiettivo
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Il corso si propone di affrontare la questione di una teologia delle culture, inquadrandola nel tentativo di rispondere all’interrogativo a proposito di che cosa esattamente si fa questione nella fede cristiana; non in astratto, bensì nel contesto europeo di oggi, segnato dal fenomeno della secolarizzazione, dal pluralismo culturale e religioso, perciò anche da una notevole complessità del vivere insieme. Si tratta dunque di tematizzare quale apprendimento e quale conversione siano necessari per comunicare e trasmettere l’esperienza della fede come «buona notizia» per questa porzione di mondo, che dopo secoli di «cristianità», è tornata di fatto ad essere terra di missione. |
Avvertenze
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Il corso si svolgerà secondo la modalità della lezione frontale e si concluderà con una verifica orale. |
Bibliografia
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J. Dupuis, Il cristianesimo e le religioni. Dallo scontro all’incontro, Queriniana, Brescia 2001; J.-B Metz, Memoria Passionis. Un ricordo provocatorio nella società pluralista, Queriniana, Brescia 2009; Id., Mistica degli occhi aperti, Queriniana, Brescia 2013; M. Neri, Fuori di sé. La Chiesa nello spazio pubblico, EDB, Bologna 2020; C. Theobald, La fede nell’attuale contesto europeo, Queriniana, Brescia 2021; Id., Le courage de penser l’avenir, Cerf, Paris 2021; J. Werbick, Per vincere ansietà e paure, Queriniana, Brescia 2019. |