Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2021/2022Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-21TS05
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Corso Integrato
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Teologia sistematica - V
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Docenti
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Pagazzi Giovanni Cesare
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Anno di corso
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S
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Semestre
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1°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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Non definito
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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Gran parte della storia del pensiero scansa le realtà più comuni e ovvie della vita. Così è capitato anche al sonno. Solo alcuni lo hanno ritenuto degno d’attenzione, intuendo che anche lì sorge e s’irradia l’umanità dell’uomo. Eppure Dio, creando l’uomo e la donna, li ha immaginati capaci di muoversi, affamati e assetati, sessuati, generativi, desideranti, sensibili, affettuosi, liberi, intelligenti, segnati dalla nascita, crescita, dal lavoro, dalla morte, ma li ha voluti anche contraddistinti dal dormire. Marchio così visibile che gran parte vita umana trascorre nel sonno. Dire di Dio e della sua creatura prediletta azzittendo la parola del sonno è quasi un’amputazione. Come ogni neonato, il Figlio di Dio si è presentato al mondo il Figlio di Dio dormendo gran parte del tempo. Ciò non ha a da dire su Cristo, sulla Grazia? Le Sacre Scritture dedicano molta attenzione al sonno, all’insonnia, alla pigrizia, alla notte, al sogno. Parlano di fede e incredulità anche a partire dall’esperienza del dormire. Che dire di Cristo che riposa tranquillo perfino in una situazione mortale come una tempesta sul lago? Che dire di Cristo che – a differenza della quasi totalità dell’Antico Testamento e dell’intera cultura coeva – non spiega il sonno a partire dalla morte (il sonno è una morte temporanea), ma decifra la morte a partire dal sonno: «La bambina non è morta, ma dorme» (Mc 5,39)? Che dire di Cristo che parla della propria e altrui risurrezione come esser destato da qualcuno che mai abbandona? Che dire dell’accorato invito rivolto dalla Lettera agli Ebrei ai cristiani di tutti i tempi affinché non rifiutino il riposo promesso da Dio? |
Obiettivo
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Con gli aspetti più contenutistici, il corso tenta di introdurre lo studente ad alcune costanti metodologiche, quali l’approccio sistematico alle Sacre Scritture, non interpretate come materiale grezzo per l’elaborazione teologica, ma come depositarie di dinamiche definitive di senso che la teologia ha il compito di rilevare e ripresentare nell’etos attuale. Per svolgere questo compito risulta necessaria una “simpatia” per la filosofia, ma anche per la letteratura e le scienze umane che, in modo diversificato, dell’etos sono luoghi di emersione e di ripresa. |
Avvertenze
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Le lezioni sono frontali e l’esame è orale. |
Bibliografia
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Aristotele, Il sonno e i sogni. Il sonno e la veglia, I sogni, La divinazione durante il sonno, a cura di L. Repici, Marsilio, Venezia 2003; Foucault M., Il sogno, Raffaello Cortina, Milano 2003; Nancy J.-L., Cascare dal sonno, Raffaello Cortina, Milano 2009; Pagazzi G.C., In pace mi corico. Il sonno e la fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 2021; Peguy C., I Misteri. Giovanna d’Arco, La seconda virtù, I santi innocenti, Jaca Book, Milano 1984; Strata P., Dormire, forse sognare. Sonno e sogno nelle neuroscienze, Carocci, Roma 2017; Zambrano M., Il sogno creatore, SE, Milano 2017. |