Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2020/2021

Schede ECTS

 
FTIS - Specializzazione
II Licenza  
 
Seminario di teologia fondamentale: «Immutabilità e passibilità di Dio»
Codice del Corso
S-20TFSEM
Corso Integrato
Seminario di teologia fondamentale
Docenti
Epis Massimo
Anno di corso
S
Semestre
ECTS
3
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
Non definito
Tipo Esame
Prova scritta
Metodo di Insegnamento
Lezioni, Esercitazioni, Seminari
Programma

Nella filosofia antica possiamo individuare due tesi emblematiche, relative a due opzioni teoriche che rimangono paradigmatiche fino ai nostri giorni. a) La tesi parmenidea, secondo la quale l’essere è il nome inclusivo di tutta la realtà, la quale deve essere pensata come una identità. Vi corrisponde un modello teorico nel quale non è contemplata alcuna vera e propria alterità rispetto all’essere che è ingenerato e imperituro, sempre identico. b) Con la categoria di sostanza, Aristotele vuol salvaguardare la sussistenza degli enti reali per non cadere nell’indistinzione dell’Uno-Tutto. L’ordine gerarchico delle sostanze si istituisce in stretto rapporto al movimento che le caratterizza. Le sostanze eccellenti si muovono di forza propria: il loro movimento inizia e termina in sé stesse. Ne consegue che l’assolutezza pensata nell’orizzonte di una causalità di tipo efficiente e produttiva è direttamente proporzionale alla separazione, alla ir-relazione. Quanto la concettualità aristotelica della sostanza ha influenzato il pensiero e l’immaginazione dei cristiani?

Nella fede biblica è implicita una sfida teorica che spetta alla teologia argomentare sul piano di una concettualità universale. Nella Scrittura, l’origine è detta nei termini di una creazione mediante la parola. Fondamentale è dunque il paradigma relazionale, in funzione del quale la creazione è il nome della suscitazione di una autentica alterità. La Profezia prende posizione in rapporto al cammino effettivo della libertà di Israele, ricordando che Dio non è indifferente alle scelte del suo popolo. Per rimanere fedele alla sua alleanza ne prospetta una nuova, come a dire che Dio è capace di novità.

Gesù di Nazareth è la carne di questa profezia. L’altro in Dio che, vivendo da uomo la sua divinità, abilita la nostra umanità a vivere la vita stessa di Dio. La storia di Gesù non è la replicazione della sua preesistenza; la sua libertà non è puramente strumentale. Se la croce di Gesù è la gloria di Dio, Dio è capace di una novità proprio in quanto realizzata dall’uomo. 

Obiettivo

L’evento cristologico non si riduce a mera epifania di un Mistero di Dio che rimane esterno alla drammatica che culmina nella Croce. La problematica della passibilità di Dio mette in questione il modello teorico che pensa l’assolutezza come direttamente proporzionale alla sua irrelazione. Obiettivo del percorso seminariale è di ricostruire alcune dispute cristologiche e le tesi di alcuni autori classici e contemporanei di rilievo emblematico per una istruzione del tema.

Avvertenze

Il Seminario prevede un’introduzione da parte del Docente, per una presentazione generale della quaestio finalizzata alla individuazione degli interrogativi, a partire dai quali i singoli Studenti prenderanno in esame il testo da loro scelto tra quelli proposti. La presentazione e la discussione seminariale sono volte all’approfondimento delle opere e degli autori individuati, per una valutazione critica del loro contributo alla trattazione del tema teologico in oggetto. Ai fini dell’esame sarà richiesto un elaborato scritto, che nell’offrire una sintesi dell’opera scelta dimostri consapevolezza del disegno complessivo della ricerca svolta. La valutazione finale verterà sugli elaborati scritti e sulla partecipazione al lavoro svolto in classe.

Bibliografia

Sulla base del numero degli iscritti, all’inizio del Seminario, verrà presentato un elenco di temi, autori e testi per la scelta dell’approfondimento personale.