Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2019/2020

Schede ECTS

 
FTIS - Specializzazione
II Licenza  
 
Storia della teologia - I: «Come conosciamo la Trinità? La risposta del "De Trinitate" di Agostino d’Ippona»
Codice del Corso
S-19STTH1
Corso Integrato
Storia della teologia - I
Docenti
Zani Antonio
Anno di corso
S
Semestre
ECTS
3
Ore
24
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipo Esame
Prova Orale
Metodo di Insegnamento
Didattica formale/lezioni frontali
Programma

a. L’immagine sbiadita: Agostino cripto-modalista

È rimasto luogo comune, progressivamente sbiadito, imputare al De Trinitate di Agostino l’inizio della deriva speculativa della teologia trinitaria, divenuta in seguito caratteristica del pensiero occidentale sulla Trinità. Nell’omonimo trattato, Agostino muoverebbe da una descrizione formale della confessione di fede nella Trinità che, distanziandosi dall’economia della salvezza, sostituisce i fondamenti biblici e soteriologici della dottrina trinitaria con categorie ontologiche o astratti attributi divini, e cerca di elaborare un resoconto sistematico della vita intra-trinitaria deduttivamente a partire da essi. La fede della chiesa nella Trinità è riassunta negli attributi divini di unità di sostanza, di eguaglianza e di inseparabilità e la Trinità nel suo insieme è chiamata “Dio”. L’inseparabilità, soprattutto, sembra diventare la nozione guida per l’articolazione tra la Trinità immanente e l’economia della salvezza. Non occorre dettagliare oltre la descrizione di questa versione “ontologico-deduttiva” o se si vuole “teista” della dottrina agostiniana della Trinità.

b. La nuova immagine

Essa evidenzia un elemento cruciale spesso non percepito dai sostenitori dell’immagine sbiadita: nella Scrittura Agostino trova un fattore determinante che poi sviluppa nella dottrina della rivelazione esposta nel De Trinitate: l’inseparabilità, come anche l’eguaglianza, delle persone divine non vogliono dire interscambiabilità. L’azione divina si ascrive inseparabilmente al Padre, al Figlio e allo Spirito santo nel senso che l’unica azione divina ha la sua sorgente nel Padre ed è attuata attraverso il Figlio, nello Spirito santo. Sulla base di questa chiara distinzione tra inseparabilità e interscambiabilità, Agostino stabilisce la forma trinitaria (cioè rivelata e basata sulla soteriologia) dell’attributo divino di inseparabilità. In altre parole, l’inseparabilità esprime la teologia delle missioni del Figlio e dello Spirito santo, a loro volta espressioni del carattere trinitario della riconciliazione e della rivelazione, che Agostino sviluppa lungamente nei primi libri del De Trinitate. Non siamo riconciliati attraverso l’unione con una divinità indistinta, ma siamo riconciliati con il Padre attraverso l’unione con il Figlio nell’amore che è lo Spirito santo. La conoscenza della Trinità significa che Dio può essere conosciuto solo in modo trinitario, cioè come conoscenza del Padre, attraverso il Figlio, nello Spirito santo. Grazie alla nostra unione al Figlio attraverso l’amore, siamo introdotti nella conoscenza che il Figlio ha del Padre e nell’amore del Figlio per il Padre che è lo Spirito santo.

Obiettivo

Il corso vuole considerare l’interpretazione della risposta di Agostino, offerta dalla critica, al quesito relativo alla possibile conoscenza della Trinità divina, sintetizzabile con una doppia immagine.

Avvertenze

Non si è temerari concludendo che Agostino vede l’unità sostanziale della Trinità come una unità di amore, non di un amore inteso in senso generale, ma dell’amore particolare che è Dio, rivelato e donato da Cristo per mezzo dello Spirito santo. Il ricorso a categorie logiche e ontologiche non è dettato da fini speculativi o sistematici, ma appartiene ad un contesto polemico ben delimitato e non può essere estrapolato da questo contesto senza fraintendere il pensiero agostiniano.

Bibliografia

Fonte:

G. Catapano e B. Cillerai (cur.), Agostino. La Trinità, Bompiani, Milano 2012.

Studi:

L. Ayres, Augustine and the Trinity, Univ. Press, Cambridge 2010; E. Bermon et G. O’Daly (ed.), Le De Trinitate de Saint Augustin. Exègese, logique et noétique (E.A. ser. antiq. 192), Inst. È. Augustiniennes, Paris 2012; N. Cipriani, La teologia di sant’Agostino. Introduzione generale e riflessione trinitaria (SEA 143), Inst. Patr. Augustinianum, Roma 2015; L. Gioia, The Theological Epistemology of Augusine’s De Trinitate, Oxford Theological Monographs, Univ. Press, Oxford 2008; E. Morgan, The incarnation of the Word. The Theology of Language of Augustine of Hippo, T&T Clark, London-New York 2010; B. Studer, Augustinus De Trinitate. Eine Einführung, Schöningh, Paderborn 2005.