Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2019/2020Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-19TS03
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Corso Integrato
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Teologia sistematica - III
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Docenti
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Pagazzi Giovanni Cesare
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Anno di corso
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S
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Semestre
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1°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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OBBLIGATORIO
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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«La vita cristiana è un combattimento permanente», ricorda papa Francesco (Gaudete et Exultate 158). «Combattimento» sì, ma contro chi? Con precisione, il papa scansa equivoci e riduzioni. Infatti, non si tratta solamente di contrastare la «mentalità mondana» e nemmeno la «fragilità». Certo, anche questo; tuttavia, innanzitutto, il combattimento è «contro il diavolo, che è il principe del male» (Gaudete et Exultate 159). Non si contesta «una deficienza» umana, ma (direbbe Paolo VI) «un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore». Parlando del diavolo, oggi si coglie non poco disagio. L’imbarazzo vibra sia in chi liquida la questione come un’inerzia del passato, indegna delle conoscenze e della sensibilità contemporanee, sia in chi al contrario ne parla con eccessiva facilità, presumendo di sapere tutto, compreso il più puntiglioso dettaglio. Conviene assumere il criterio adottato dal Nuovo Testamento. Il numero e la varietà dei modi neotestamentari di definire il diavolo mostra fino a che punto questa realtà oscura occupasse l’attenzione dei primi credenti. Sorprende un dato evidente: il passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento è contrassegnato anche dalla formidabile crescita della manifestazione demoniaca, non paragonabile a quella delle Scritture Antiche. Tuttavia l’interesse del Nuovo Testamento alla realtà demoniaca è ben diverso da quello del giudaismo dell’epoca di Gesù e della religione popolare ellenistica; infatti è molto più discreto, riservato e non ha alcun intento teorico o speculativo, poiché mosso solo dall’istinto di protezione e difesa. Una cosa è certa: annunciare Cristo prescindendo dalla sua opera di esorcista, trascurando la sua lotta contro il Satana, significa parlare di un Gesù diverso da quello dei Vangeli. Gli esorcismi operati dal Signore sono troppi e troppo rilevanti nell’economia del racconto evangelico per non essere necessari alla rivelazione del mistero di Cristo, dell’uomo e della storia. Perciò la cristologia ha il dovere di interessarsene. |
Obiettivo
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Il corso mira a favorire nello studente una visione globale dell’identità di Cristo, visitando anche gli aspetti della sua storia – come la sua attività esorcistica – ultimamente poco considerati, se non perfino trascurati. L’attenzione a Gesù esorcista ha come contrappeso la questione, ultimamente riattivata sia in pubblicazioni divulgative sia in quelle scientifiche, circa l’identità del diavolo e del Satana. |
Avvertenze
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Dal punto di vista metodologico il corso si caratterizza per tre costanti. La prima è l’approccio non positivistico, ma “sistematico” alle Sacre Scritture, accostate nella loro forma canonica, riconoscendo quindi anche la rilevanza rivelativa e teologica della loro struttura editoriale. La Bibbia non è considerata materiale grezzo, raffinabile dall’impianto teorico della teologia, ma anzi le dinamiche bibliche di produzione del senso di tutte le cose diventano le dinamiche stesse del ragionare teologico. Alla teologia spetta individuarle e riprodurle nell’ethos attuale (e questa è la seconda costante). Ethos che è il punto di partenza e il destinatario del servizio teologico, eminentemente pastorale. A tal fine (ecco la terza costante) è necessaria una grande sensibilità al dibattito filosofico, ma anche alla letteratura, all’arte, all'antropologia, alla sociologia e le altre “scienze umane”, come luoghi di emersione dell'ethos, riflettuto secondo le modalità proprie a ciascuna disciplina. |
Bibliografia
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H.U.v. Balthasar, Le persone del dramma. L’uomo in Cristo, vol. III di Teodrammatica, Jaca Book, Milano 1983; P. Caspani (ed.), Liberaci dal Maligno. L’esperienza del demoniaco e la riflessione teologica, Ancora, Milano 2008; A. Cozzi, Il diavolo: figura del male o omicida fin dal principio?, in Fra Benigno (ed.), Il diavolo, Esiste davvero…e opera!, Paoline, Milano 2019; P. Maranesi, Figure del male. Questioni aperte sul “diabolo”, Cittadella, Assisi 2017; G.C. Pagazzi, Tua è la potenza. Fidarsi della forza di Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2019; H. Schlier, Principati e potestà nel Nuovo Testamento, Morcelliana, Brescia 1967. |