Il corso sarà costituito fondamentalmente da una sintetica introduzione generale alla figura e all’opera di Dostoeskij e svilupperà poi i seguenti punti:
a. Analisi critica del contesto e del senso della nota affermazione «la bellezza salverà il mondo».
b. La bellezza dell’arte: il rischio della caduta dell’estetico nell’“anestetico”; l’arte sacra come occasione di rivelazione del cuore.
c. L’ambiguità della bellezza femminile: l’ideale di Sodoma e l’ideale della Madonna.
d. Il recupero dell’armonia: il panenteismo di Makar e il pancristismo di Zosima.
e. La (ri)costruzione del paradiso: responsabili di tutti e per tutto.
Il corso intende presentare, attraverso la lettura dei grandi romanzi di Dostoevskij, quali siano le caratteristiche fondamentali della bellezza e quale il suo rapporto con la “salvezza”.
Il corso prevede essenzialmente lezioni frontali da parte del docente, lasciando però, qualora gli studenti lo desiderassero, la possibilità di interventi seminariali. Il colloquio d’esame partirà da una tesi scelta dallo studente (anche in base a eventuali approfondimenti personali), a cui il docente cercherà di allacciare altre parti del corso in vista di un confronto che conduca a delle sintesi ragionate.
I cinque grandi romanzi di Dostoevskij: Delitto e castigo, L’idiota, I demoni, L’adolescente, I fratelli Karamazov.
R. Guardini, Il mondo religioso di Dostoevskij, Morcelliana, Brescia 1951; S. Salvestroni, Dostoevskij e la Bibbia, Qiqajon, Magnano 2000; T. Kasatkina, Dostoevskij: il sacro nel profano, Rizzoli, Milano 2012; S. Aloe (ed.), Su Fëdor Dostoevskij. Visione filosofica e sguardo di scrittore, La scuola di Pitagora, Napoli 2012 (si veda anche la bibliografia lì indicata alle pp. 485-525); M.C. Ghidini, Dovstoevskij, Salerno Editore, Roma 2017; F. Bergamino (ed.), Dostoevskij. Abitare il mistero, Edizioni Santa Croce, Roma 2017.