Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2018/2019Schede ECTS |
Codice del Corso
|
S-18TB03
|
Corso Integrato
|
Teologia biblica A.T. - III
|
Docenti
|
Corini Gabriele Maria
|
Anno di corso
|
S
|
Semestre
|
2°
|
ECTS
|
3
|
Ore
|
24
|
Lingua in cui viene erogato il corso
|
Italiano
|
Modalità di erogazione del corso
|
Convenzionale
|
Tipologia di insegnamento
|
OBBLIGATORIO
|
Tipo Esame
|
Prova Orale
|
Metodo di Insegnamento
|
Didattica formale/lezioni frontali
|
Programma
|
Gli snodi principali del corso saranno: a) Presentazione del contesto storico-sociale dell’esilio e del ritorno in patria b) Il momento deuteronomico e la memoria fondatrice d’Israele c) La categoria di memoria fondatrice applicata al testo dell’alleanza di Moab (Dt 28,69–30,20) d) La nuova alleanza in Moab e il rapporto con le altre tipologie di alleanza e) Elementi teologici dell’alleanza in Moab f) Fenomenologia del rapporto Legge-alleanza in Israele |
Obiettivo
|
Il corso intende presentare attraverso lo studio della pericope di Dt 28,69–30,20 il processo fondativo dell’Israele della fede, avviato a partire dall’evento dell’esilio a Babilonia e definito come memoria fondatrice. Partendo proprio dalla ripresa del contesto storico in cui si inserisce il testo dell’alleanza in Moab e al suo studio esegetico e teologico, si propone una possibile risposta riguardo al quesito dell’identità di Israele come popolo di Dio e la sua auto-comprensione come tale. Esso viene risolto attraverso ciò che il testo stesso consegna al lettore: proprio la scelta di memoria e di abbandono permette di giungere a individuare un momento storico ben preciso in cui è del tutto evidente l’emergere di un cambiamento radicale nella vita sociale e politica di Israele, che determina così anche una nuova comprensione della realtà. Questo punto focale è individuato nel tempo del ritorno dall’esilio babilonese, in particolare negli anni compresi tra il 520 e il 515 a.C., dove la necessità di riprendere il cammino interrotto dalla “tragedia” della perdita della terra ha creato un humus sociale e culturale adeguato all’attuazione di quel processo definito come memoria fondatrice. Così Israele rilegge il proprio passato attraverso il prisma dell’esilio capace di salvaguardare ciò che era da ricordare e di porre le basi della propria identità come popolo di Dio. Il testo dell’alleanza di Moab è da considerarsi come vertice di questo processo di identificazione in quanto punto di convergenza e di sintesi del rapporto Legge-alleanza, fondamento della struttura teologico-culturale d’Israele. |
Avvertenze
|
|
Bibliografia
|
G.M. Corini, Israele tra memoria e identità. L’alleanza di Moab come manifesto programmatico della memoria fondatrice di Israele, Glossa, Milano 2018; R. Albertz, Storia della religione nell’Israele antico, vol. II, Dall’esilio ai Maccabei, Paideia, Brescia 2005; G. Borgonovo, A partire da Deuteronomio. Il canone come medium tra evento originario e progettazione di identità, in R. Vignolo (ed.), Scrittura e memoria canonica, Glossa, Milano 2007, 72-73; Id., La memoria fondatrice, «Ricerche Storico Bibliche» 17 (2005); P. Buis, La notion d’Alliance dans l’Ancien Testament, Cerf, Paris 1976; A. Rofé, Storia d’Israele e critica biblica, «Henoch» 25 (2003) 361-371. |