Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

Anno Accademico 2024/2025

Schede ECTS

Il processo sinodale avviato da papa Francesco intende aiutare la Chiesa universale a prendere coscienza delle forti trasformazioni (non soltanto volute ma anche subite) delle forme (riti, riflessioni, organizzazioni rappresentazioni) grazie alle quali il cristianesimo si rende presente nelle culture e nelle società. Il corso vuole essere un laboratorio in cui insegnare agli studenti gli strumenti che la teologia pastorale ha saputo costruire per consentire una lettura, una interpretazione e una rappresentazione di queste trasformazioni. Assumendo come oggetto concreto di analisi l’evoluzione del contenuto e l’arricchimento / modificazione del campo semantico del concetto di “pastorale”. Imparare ad essere pastoralisti, praticandone il metodo nello studio del proprio oggetto specifico, nell’analisi del concetto che ne custodisce l’identità.

Dopo una prima istruzione della questione, il corso prende avvio da una ricostruzione dei motivi profondi che hanno portato alla nascita della teologia pastorale, per mostrare come la storia si leghi quasi immediatamente alla questione della forma ecclesiae, di uno stile e di una figura ecclesiale adeguata al tempo e alla cultura dentro la quale vivere la fede e annunciare la salvezza cristiana.

Durante questa prima ricostruzione agli studenti verranno consegnati alcuni strumenti teologico-pratici grazie ai quali affrontare in prima persona un momento di ricerca: ricostruire il contenuto del concetto di pastorale dentro il magistero di papa Francesco, attraverso uno studio dei suoi testi e dei suoi gesti (del suo stile pastorale).

Mentre si sviluppa il lavoro di ricerca degli studenti, in modo frontale il corso affronterà due capitoli fondamentali della teologia pastorale. In una prima serie di lezioni verrà presentata la questione del metodo, con i suoi sviluppi conosciuti nel XX secolo. In una seconda serie verranno approfonditi quattro episodi che funzionano come matrici culturali (la Mission de France, il concilio Vaticano II, l’imporsi della Nuova Evangelizzazione, l’ingresso della logica linguistica e digitale).

Si giunge così a un momento finale di sintesi, in cui gli studenti, condividendo l’esito dei loro lavori di ricerca, sono in grado di fare propri i capitoli fondamentali del metodo teologico-pastorale, legandoli alla comprensione delle trasformazioni in  atto nel cristianesimo.

Il corso intende utilizzare forme complementari di insegnamento. Ad una base costitutiva di lezioni frontali associa alcune lezioni seminariali, di confronto e dibattito. Viene attivato anche un percorso individuale di analisi delle pratiche, di costruzione degli strumenti per interpretarli, di riconsegna di tutto quanto appreso al resto del gruppo. Ad ogni studente sarà richiesta questa partecipazione attiva. La valutazione non sarà legata al semplice colloquio finale, ma conoscerà più tappe: il grado di coinvolgimento nei momenti seminariali di dibattito; la capacità di assimilazione dei metodi e degli strumenti consegnati durante il corso; la capacità di lettura e di interpretazione delle pratiche; la capacità di riconsegna attraverso gli strumenti della didattica. Il colloquio finale raccoglierà in una valutazione sintetica tutti questi elementi di giudizio.

C. Theobald, La fede nell’attuale contesto europeo. Cristianesimo come stile, Queriniana, Brescia 2021; La teologia pastorale oggi (I Laterani), Lateran University Press, Roma 2010; M. Midali, Teologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 2010 (voll. 1 e 5); B. Seveso, La pratica della fede, Glossa, Milano 2010; G. Trentin – L. Bordignon (edd.), Teologia pastorale in Europa. Panoramica e approfondimenti, Il Messaggero, Padova 2002