Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2024/2025Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-24TB04
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Corso Integrato
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Teologia biblica N.T. - II
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Docenti
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Doglio Claudio
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Anno di corso
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S
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Semestre
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2°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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OBBLIGATORIO
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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Lo studio teologico del Quarto Vangelo concentra l’attenzione sulle citazioni “salmiche” che l’evangelista adopera nella sua trama narrativa e simbolica, con l’intenzione di elaborare una teologia biblica giovannea, in quanto ermeneutica cristiana e attualizzante dei Salmi. L’analisi procede ricostruendo una mappa essenziale delle citazioni esplicite che Giovanni fa di alcuni passi del Salterio: Gv 2,17; 6,31; 7,38.42; 10,34; 13,18; 15,25; 17,12; 19,24.28.36. L’esegesi del contesto in cui tali citazioni sono inserite, nonché lo studio del testo originale da cui sono tratti i versetti citati contribuiranno alla costruzione di un quadro ermeneutico unitario delle Scritture. Dopo aver considerato le poche citazioni implicite (Gv 12,13.34), la ricerca si concentrerà sulle numerose tematiche ed espressioni salmiche che caratterizzano il linguaggio simbolico di Giovanni, quali l’acqua viva e la luce, il pastore e la vite, la verità e la vita; ma anche dettagli minori che, se riportati al contesto del Salterio da cui provengono, assumono un rilievo teologico altrimenti ignorato, quali il torrente e il calice, la messe e la tempesta, retrocedere e pascere. Lo studio dei particolari e l’attenzione all’insieme della narrazione permetteranno una formulazione di teologia giovannea, che vede in Gesù il compimento delle Scritture, le quali rendono a lui una testimonianza decisiva (Gv 5,39). |
Obiettivo
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L’intento del corso è abilitare lo studente ad affrontare l’esegesi del Vangelo secondo Giovanni in quanto opera complessa e teologica, mostrando come attraverso una lettura attenta del testo, che valorizzi il substrato anticotestamentario, in particolare l’uso del Salterio, si possa ottenere una soddisfacente teologia biblica. Un importante risultato di apprendimento viene individuato nella capacità di riconoscere i tipici procedimenti letterari e teologici che Giovanni adopera nei riferimenti biblici. |
Avvertenze
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Dopo un esame complessivo del materiale giovanneo da prendere in considerazione, l’analisi particolareggiata dei vari elementi viene condotta con l’impegno di ricercare le ricorrenze, verificare i contatti con la tradizione veterotestamentaria e riconoscere il tessuto narrativo dei vari riferimenti, per giungere ad una sintesi di cristologia testimoniata dalle Scritture. La verifica di apprendimento e competenze consiste in un colloquio col docente, basato su una ricerca specifica, condotta personalmente dallo studente. |
Bibliografia
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J.-L. Vesco, Le Psautier de Jésus. Les citations des Psaumes dans le Nouveau Testament (Lectio Divina 250-251), I-II, Cerf, Paris 2012; G.K. Beale, L’Antico Testamento nel Nuovo. Commento ai testi (Biblioteca del Commentario Paideia, 5), Paideia, Torino 2017; R.B. Hays, La Scrittura nei vangeli. 2. Vangelo di Giovanni (Studi biblici, 217), Paideia, Torino 2024; J. Zumstein, Il Vangelo secondo Giovanni (Strumenti, Nuovo Testamento, 72-73), 2 voll., Claudiana, Torino 2017; X. Léon-Dufour, Lettura del Vangelo secondo Giovanni, San Paolo, Milano 2007. |