Didattica della Facoltà Teologica dell'Italia SettentrionaleAnno Accademico 2024/2025Schede ECTS |
Codice del Corso
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S-24TS03
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Corso Integrato
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Teologia sistematica - III
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Docenti
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Noberasco Giuseppe
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Anno di corso
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S
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Semestre
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2°
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ECTS
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3
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Ore
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24
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Lingua in cui viene erogato il corso
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Italiano
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Modalità di erogazione del corso
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Convenzionale
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Tipologia di insegnamento
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OBBLIGATORIO
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Tipo Esame
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Prova Orale
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Metodo di Insegnamento
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Didattica formale/lezioni frontali
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Programma
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Non è casuale che la questione del perdono si sia imposta nel dibattito filosofico e teologico contemporaneo a partire dagli eventi tragici del secolo scorso, in particolare la Shoah, in cui l’aggressione del male è emersa in tutta la sua drammatica portata. Di fronte alle tragedie che hanno segnato la contemporaneità non si può non prendere atto dell’impossibilità di dichiarare risolta la questione del male ricorrendo alle spiegazioni della Teodicea, o ad un mero appello alla riconciliazione. La violenza perpetuata e subita blocca tali operazioni poiché in essa il male si rivela nel suo volto effettivo, ovvero come l’evento dell’aggressione radicale all’altro, a sé, e all’essere insieme delle esistenze. Tale radicalità non può infatti essere considerata come la semplice deviazione rispetto ad un ordine facilmente ricostituibile, poiché è strettamente connessa, come attesta la memoria ferita, all’interruzione del tempo, all’impossibilità di un futuro libero dal peso del passato. La consapevolezza di ciò ha spinto, soprattutto da parte di alcuni pensatori ebraici, a parlare dell’impossibilità del perdono. Se l’espressione è efficace nel portare al linguaggio l’effettività del male e l’irriducibilità dell’esperienza della ferita, essa non può essere risolta nella pura resa al negativo, nella presa d’atto della sua insuperabilità, conferendogli la valenza di male assoluto. Così si richiama in campo una prospettiva nuovamente atemporale, distogliendo dall’elemento decisivo, ovvero quella temporalità del soggetto aggredita dal male, che tuttavia consente di cogliere in maniera realistica l’evento della redenzione nella forma dell’essere nuovamente insieme delle esistenze. In questa direzione si muove J. Derrida il cui richiamo al perdono impossibile coincide col passaggio da un approccio puramente concettuale ad un pensiero dell’evento e della temporalità che esso rilancia. Il perdono è reale se interrompe ogni già dato, ogni prevedibile, ma accade come sorpresa indeducibile. Proprio perché indeducibile l’accadere del perdono apre il tempo nella sua dimensione di novità. |
Obiettivo
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Il corso prende spunto dai seminari di J. Derrida su Lo spergiuro e il perdono per una riflessione critica sul senso profondo dell’intersoggettività umana e delle sue dinamiche effettive. La questione del perdono mette infatti in evidenza l’inadeguatezza di tutti quegli approcci in cui l’essere insieme delle esistenze è ricondotto a semplice dato di fatto, o al risultato di un processo di reciproco riconoscimento, secondo la tesi hegeliana. Proprio la reciprocità dell’essere insieme è interrotta dal male che, non a caso, chiude il soggetto nel passato della violenza privando il futuro di ogni carattere promettente. La riconciliazione chiama in causa la temporalità dell’esistenza nella sua dimensione radicale: essa non si realizza come semplice accordo formale ma come dono del futuro in cui ciascuno è riconosciuto nella sua irriducibilità. L’accadere del perdono chiama così in causa ciò che costituisce la comunità umana: essa non coincide con la mera somma degli individui. La comunità degli umani ha la sua possibilità profonda in una differenza che la istituisce come comunità di irriducibili. La reciprocità ha quindi carattere reale se ha origine nel riconoscimento della novità dell’altro, della sua irriducibilità all’orizzonte del prevedibile. |
Avvertenze
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Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali tenute dal docente e si concluderà con un esame orale in cui si verificherà la ricerca compiuta da ciascuno. |
Bibliografia
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P. Ricœur. Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia, Morcelliana, Brescia 1993; Id., La memoria, la storia, l’oblio, Cortina editore, Milano 2003; S. Petrosino, S. Ubbiali (ed.), Il male. Un dialogo tra teologia e filosofia, Glossa, Milano 2014; C. Resta, La passione dell'impossibile. Saggi su Jacques Derrida, Il Melangolo, Genova 2016; J. Derrida, Le parjure et le pardon, vol. II, Séminaire (1998-1999), Seuil, Paris 2020; Id., Lo spergiuro e il perdono. (Seminario 1997-1998), Jaca Book, Milano 2023. |